Gli strumenti di gioco: create confidenza con la vostra attrezzatura sportiva!
Gli
strumenti di gioco: create confidenza con la vostra attrezzatura sportiva! In base allo
sport che praticate, avrete bisogno di più o meno attrezzatura, abbigliamento,
o strumenti tecnici. Si passa da un costume da bagno a un kit da golf con 14
mazze (i tipi in commercio sono circa una ventina, ma se ne possono portare
nella sacca solo 14), palline, chiodini, accessori di vario tipo, abbigliamento
in linea con le regole di etichetta, il tutto senza considerare che bisogna
prestare attenzione alle singole mazze, composte da un'impugnatura di gomma
(grip), la canna in acciaio o graphite (shaft) e la testa del bastone. Inoltre,
questi ultimi si dividono in legni, ferri, wedges e putter. Infine, i guanti
per agevolare l'impugnatura.
Dunque, ciascuno sport richiederà più o meno attrezzatura di gioco, ma a
parte questo, ciò che conta è modellare
sul proprio corpo ogni singolo strumento e capo d'abbigliamento, per
diventare tutt'uno con essi: questa
confidenza crea sicurezza, e come può avvenire nel golf, o anche nel
tennis, la mazza o la racchetta
diventano un vero e proprio prolungamento del corpo: tanta è la nostra
capacità e fluidità nel gestire il movimento, che il feeling creato con i
propri mezzi agevolerà notevolmente le prestazioni sportive.
Molte
volte capitano casi di deconcentrazione durante le gare proprio a causa della
mancata confidenza.
Quante volte uno sportivo è restio ad abbandonare uno dei propri strumenti
usurati, a favore di uno nuovo, proprio perché con quello vecchio aveva creato
un "rapporto" di confidenza tale da essere un prolungamento del
proprio corpo? Un po' come quando si guida per tanti anni lo stesso veicolo: ci
si adatta ad un cambio più duro, magari, o si conoscono i tempi di reazione
all'accelerazione, in frenata, e quando si cambia veicolo ci vuole un po' di
tempo a capirne le dinamiche di risposta. Nello sport sarà la stessa cosa: quando si cambia uno degli attrezzi, lo si
dovrà provare con pazienza affinché si crei un rapporto con esso.
Succede spesso che gli atleti arrivino a
soprannominare i propri attrezzi con dei
nomignoli, personalizzando le custodie. Non è così raro, e fa parte dei rituali, delle scaramanzie
dell'atleta che vede un particolare oggetto o strumento di gioco come il suo
personale portafortuna. Non c'è niente di male, basta che non si leghi
mentalmente una possibile sconfitta in caso di mancanza dell'oggetto: l'atleta che si allena anche mentalmente sa
benissimo che la fiducia in se stesso dipende dal suo allenamento e dalla sua
motivazione, e non dalla presenza o meno di un oggetto durante la gara.
In ogni caso, prendersi cura dei propri attrezzi di gioco è fondamentale: bisogna
controllarli e farne la manutenzione ogni volta che si presenti la necessità.
Anche il discorso dell'abbigliamento può sembrare futile, ma non è così:
pensate ad un tennista che entra in campo con dei pantaloncini troppo stretti.
Secondo voi giocherà bene?
E voi, quale vita (sportiva) volete
davvero?
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