I rituali degli sportivi come prassi prima della gara
I rituali degli
sportivi come prassi prima della gara. Cosa fanno gli sportivi prima di una
gara importante? Quali sono i pensieri, le abitudini che praticano? Ogni atleta
ha i suoi rituali, le pratiche abitudinarie che da sempre pone in essere nei
giorni che precedono una competizione sportiva.
L'allenamento
attraverso il coaching per lo sport prevede anche lo sviluppo di una particolare prassi pre-gara, perché aiuta lo
sportivo a concentrarsi e a rilassarsi, ma questa prassi non sostituisce i
personalissimi rituali dell'atleta, che possono essere gesti più o meno scaramantici (a volte dettati dall'istintività,
dall'irrazionalità più che da un reale vantaggio in termini di risultato) che aiutano l'atleta a sentirsi più
"completo".
Avete
mai visto un tifoso che per seguire la partita della squadra del cuore vuole
sempre indossare la maglietta che portava quando la squadra, ad esempio, vinse
il campionato? Ecco, una cosa del genere. Si può passare dall'indossare due
calzini di colore diverso, a tenere vicino a sé un peluche portafortuna, o ad
ascoltare sempre la stessa canzone prima di iniziare la competizione, oppure a
compiere dei gesti propiziatori negli spogliatoi. Ogni prassi è strettamente
personale, ma tutte hanno lo stesso presupposto: fanno sentire il giocatore "a posto", come se avesse compiuto
qualcosa di necessario, in mancanza del quale si sentirebbe a disagio.
Tutti
questi gesti servono a mitigare la tensione, e il giocatore li esegue in modo
compulsivo, quasi senza accorgersene, come per portarsi fortuna. Da un punto di
vista razionale non sono utili al risultato, ma non c'è dubbio sul fatto che servano a diminuire l'ansia del giocatore.
Però
il giocatore dovrà anche preparare una
prassi pre-gara consigliata con il coaching per lo sport: sono le tecniche di rilassamento, di
visualizzazione, che prevedono passi specifici durante il percorso prima
della gara. Attraverso queste tecniche, l'atleta sarà in grado di prepararsi
mentalmente alla competizione gestendo l'ansia, la tensione, con il giusto
livello di attivazione psico-fisica, preparandosi anche ad affrontare le
difficoltà attraverso la visualizzazione.
Resta
il fatto che i rituali pre-gara rimangono importantissimi per il giocatore, e
non vanno sostituiti ma integrati con le tecniche di coaching per lo sport.
E
voi, quale vita (sportiva) volete davvero?
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