La paura della competizione: come superarla con il coaching per lo sport


La paura della competizione: come superarla con il coaching per lo sport. Abbiamo visto come il timore del giudizio altrui possa frenare con effetti deleteri anche gli atleti più bravi e preparati. Purtroppo non è l'unico tipo di timore che aleggia sugli sportivi... molti infatti hanno un incontrollabile timore della competizione. Vediamo di cosa si tratta e soprattutto come si può superare.

Intanto, la paura della competizione si può in un certo senso identificare con il timore del giudizio altrui, in quanto rientra nella mente dell'atleta con questo tipo di paura anche quello di essere giudicato per la sua prestazione, per gli eventuali errori che potrebbe commettere, e dunque di essere in qualche modo etichettato. Ma si tratta di un timore più completo, in quanto rientrano in questo "pensiero" anche la paura degli avversari, di non saperli fronteggiare, e soprattutto la paura di non essere all'altezza della gara che ci si appresta a fare.

Sono molti gli atleti che, a fronte di questo timore, rinunciano all'agonismo per non subirne le pressioni psicologiche. Non c'è niente di male a praticare il proprio sport per puro e semplice piacere personale, sia ben chiaro; anzi, quando questo è svincolato dalle pressioni della gara, dalla ricerca del risultato, è pura passione e viene praticato solo ed esclusivamente per il fuoco interiore che ci spinge verso la pratica. Però... è un peccato! Pensate al grande Roger Federer: se avesse avuto il timore per la competizione, oggi non sarebbe il grande professionista che tutti amiamo e conosciamo!

Ci sono atleti che hanno grandi potenzialità: rinunciare alla carriera sportiva da parte loro, solo per il timore della competizione, potrebbe essere veramente una deviazione distruttiva del loro percorso di vita.

Dunque, come fare per superare questo timore? Il primo e utile consiglio è quello di cominciare dalle piccole gare, le così dette "garette di circolo". In questo modo si potranno vincere la pigrizia e l'inerzia derivanti dalla mancanza dell'attivazione della competizione, e si giungerà gradualmente all'incremento della fiducia nel proprio gioco: sì, quella fiducia essenziale per realizzare grandi risultati nelle gare sportive.

Prima di arrivare ai grandi tornei sarà necessario allenarsi e praticare lo sport con metodo e grande tenacia, e attraverso le competizioni, man mano sempre più importanti, ci si potrà appassionare alla magia unica e irripetibile che si respira solamente durante le gare.

Un altro consiglio utile è quello di tenere un diario di gioco e di gara, su cui si potranno annotare statistiche e miglioramenti a cadenze prestabilite (registrazione del feedback). Insieme ai dati, sarà utile annotare anche e soprattutto le emozioni, le sensazioni, i suggerimenti che il vostro corpo vi suggerisce, per elaborare le migliori strategie di allenamento e segnarne tutti i progressi raggiunti. Per fare ciò, bisognerà anche fissare gli obiettivi (goal setting) ovvero step e micro-obiettivi a tappe prefissate da raggiungere per monitorarne i risultati.

Dunque, quando vi sentirete pronti e avrete deciso che è arrivato il momento di accettare la sfida, sarà quello il momento migliore della vostra vita da sportivi!

E voi, quale vita (sportiva) volete davvero?

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