Lo sport e lo stimolo emotivo al raggiungimento degli obiettivi
Lo sport e lo
stimolo emotivo al raggiungimento degli obiettivi. La motivazione
nel coaching è essenziale per essere costanti nella pratica, nell'allenamento,
e per fare in modo che la preparazione atletica sia funzionale in ogni momento
della vita sportiva. Il tutto deve essere volto al raggiungimento degli
obiettivi, quindi a scalare la vetta
della carriera sportiva, e soprattutto
ad essere felici nel farlo.
Parlando della motivazione intrinseca ed
estrinseca, abbiamo infatti specificato che senza il fuoco interiore della passione, lo sportivo non sarà veramente
felice dalla pratica del suo sport. La
vera motivazione interiore è fortemente legata alle emozioni, e
comprenderne il meccanismo è fondamentale nel coaching per lo sport.
Abbiamo
già avuto modo di dare una definizione di obiettivo, e soprattutto di chiarirne
le caratteristiche essenziali: deve essere chiaro,
stimolante, espresso nel tempo e raggiungibile, reale e non impossibile. Un
conto è avere un obiettivo giustamente ambizioso, un altro è averne uno
irrazionalmente ottimista! Detto ciò, torniamo alle emozioni derivanti dalla
nostra pratica. Un'attività che ci porta emozioni positive viene ripetuta ogni
volta che ci si presenta l'occasione, mentre un'attività sgradevole (per quanto
magari necessaria) si evita, quando possibile.
Le emozioni sono
il colore della vita,
e ci spingono a portare avanti i nostri progetti, e a realizzare i nostri
obiettivi. Le emozioni sono reazioni
psicofisiche di forte intensità e di breve durata. Lo stimolo che porta
allo sviluppo di quella che si chiama esperienza emotiva viene detto "stimolo emotivo". Può essere
identificato come un evento (o un oggetto) reale ed esterno come un
avvenimento, una situazione o un elemento, oppure un pensiero, e quindi uno
stimolo interno.
Le
reazioni si definiscono psicofisiche in quanto producono una risposta anche di tipo fisiologico, come il tremore,
la sudorazione, la dilatazione delle pupille, l'accelerazione del battito
cardiaco, e insieme ad esse si prova la percezione di quanto sta accadendo; a
seguito, avverrà l'elaborazione
cognitiva e mentale dell'esperienza emotiva vissuta.
Questa
potrà variare anche secondo le
caratteristiche del soggetto, alla sua sensibilità, quindi si tratta di una
valutazione molto soggettiva. Le
emozioni primarie quali paura, gioia o rabbia sono istantanee e si esauriscono
in breve tempo. I sentimenti invece si sviluppano e diventano abbastanza
stabili e coerenti nel tempo. Questo avviene
anche per lo sport.
Ci
si approccia, si provano delle emozioni di gratificazione, ci si accultura in
materia, si pratica in modo sempre più assiduo e quindi queste emozioni si radicano, diventano intrinseche, e diventeranno il
fuoco interiore, quelle che condurranno lo sportivo al successo.
I momenti di
crisi non distrarranno dagli obiettivi, in quanto si è animati dalla passione
radicata che porterà a superarli, perché si
è proiettati nel futuro, verso le mete.
Visto
quanto possono essere potenti le motivazioni intrinseche? Alimentate il vostro
fuoco interiore, e andate incontro alla
vostra meta!
E
voi, quale vita (sportiva) volete davvero?
Commenti
Posta un commento