La tecnica di ancoraggio per migliorare le prestazioni sportive
La tecnica di
ancoraggio per migliorare le prestazioni sportive. Come funziona?
Un punto fondamentale per la rappresentazione di uno schema funzionale al
raggiungimento degli obiettivi è la gestione
emozionale, meccanismo interiore di cui abbiamo già avuto occasione di
trattare, che permette di gestire le
emozioni in modo propositivo e funzionale, anche nelle situazioni più
difficili da affrontare. Non per niente, è uno dei punti fondamentali del
coaching, sia per lo sport che nella vita. In questo modo, si potrà cambiare il
proprio stato emotivo modificando l'oggetto dei pensieri.
Per
una buona gestione emozionale, bisogna trasformare
le immagini interiori che sono state costruite, per cambiare la fisiologia
e il comportamento; è infatti il comportamento a modificare i risultati che si
possono ottenere. Una delle tecniche più efficaci si chiama ancoraggio.
Come
dice la parola stessa, si tratta di ancorare
le sensazioni emotive ad un punto del
corpo a scelta, e di richiamare in
seguito queste sensazioni facendo pressione sul punto selezionato. Ad
esempio: pensate alla situazione spiacevole che crea disagio, e toccate un
punto del corpo. Fissatelo per alcuni secondi. Poi ricordate un episodio che vi
ha lasciato un ricordo piacevole, che vi ha fatto sentire apprezzati, amati o
orgogliosi di voi stessi; ancoratelo ad un altro punto del corpo. Se premete
entrambe le parti scelte contemporaneamente, noterete che la sensazione spiacevole sarà svanita, assorbita dal ricordo positivo e
gratificante.
L'ancoraggio
permette di richiamare alla mente una
sensazione di benessere attraverso la semplice pressione di un punto del corpo.
Per
cambiare lo stato emotivo è importante anche modificare la postura del
corpo. Sarà un collegamento automatico, tanto da ottenere la fisiologia
appropriata allo stato mentale che volete sperimentare. Non potete sentirvi euforici se avete il corpo ripiegato in una
posizione triste e depressa. Come non potete essere tristi se saltellate
qua e là con le braccia aperte e la schiena dritta. Al contrario, proverete
felicità ed euforia.
Allo
stesso modo, potrete procurare delle emozioni positive attraverso uno stato associato o dissociato, abbinato ad una certa situazione, reale o immaginata. Sarà associato se si viene completamente
assorbiti dall'esperienza, tanto da non accorgersi del tempo che trascorre.
Trovarsi in tale stato vi permette di provare
emozioni e stati d'animo come fossero sulla vostra pelle. Uno stato dissociato invece comporta di pensare all'evento ma non di
comportarvi come se lo steste vivendo. Sarà un comportamento distaccato, e non vi permetterà di farne vostre le
emozioni.
Non
è un male, talvolta, trovarsi in uno stato distaccato, soprattutto se durante una competizione doveste trovarvi a risolvere un
problema causato da una azione sbagliata. Abbiamo già parlato infatti
dell'importanza di rimanere esterni e lucidi alle situazioni, per comportarsi
in modo oggettivo e consapevole delle proprie capacità, anche se le emozioni
toccano in modo diretto.
Queste
strutture di riferimento servono per valutare
le situazioni e "catalogarle", in modo da tenere l'atteggiamento
più consono e produttivo in ogni contesto. Fatene buon uso sul campo, e appurerete
subito dei grandi benefici!
E voi, quale
vita (sportiva) volete?
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