La paura come stato mentale: è solo una scelta!
La
paura come stato mentale: è solo una scelta! Come noi spesso
ripetiamo: "Quale vita vuoi davvero?" anche questa affermazione può
essere così letta: "Scegli di avere
paura o di poter fare liberamente le tue scelte?". Come spesso
diciamo, nuovamente, nel linguaggio di tutti i giorni: "Eh... come se
fosse facile!". Il linguaggio
demotivante non fa altro che allontanarci da una vita serena, che possiamo
dirigere con la nostra volontà, e non facendoci trascinare dalla paura,
rimanendo chiusi in un guscio di incertezze e di insoddisfazioni.
Forse ricorderete un
film bellissimo prodotto da Will Smith e M. Night Shyamalan, interpretato dallo
stesso Will Smith e da suo figlio Jaden: "After
Earth". Una delle frasi più incisive del film, che ricorre nei momenti
di pericolo, è proprio questa:
"La paura è uno stato risultante dal nostro modo di pensare al
futuro. Noi abbiamo paura di cose che ancora non ci sono, non sono accadute e
forse neppure accadranno mai. Intendiamoci, il pericolo è reale, ma la paura è
una scelta".
Naturalmente nel film ci sono delle situazioni
di pericolo che i due protagonisti devono affrontare, e senza entrare nel
merito (non voglio fare alcuno spoiler, nel caso qualcuno di voi non l'abbia
visto e desideri farlo!) la frase centrale qui riportata è un importante
insegnamento, applicabile quotidianamente nella vita reale. Non c'è bisogno di
dover affrontare una gang di teppisti, come situazione di pericolo, per aver
paura.
La paura è una sensazione che si prova quando si è chiamati a fare
una scelta, e si temono delle conseguenze impreviste. Ad esempio: cambiare
lavoro può essere una scelta che incute paura. Lasciare il noto per l'ignoto
può essere sempre una scelta traumatica, accompagnata da questi pensieri:
"E se poi non mi trovassi bene con i colleghi, o peggio ancora con il
capo?". Oppure: "E se tardassero a pagare lo stipendio?". O
ancora: "E se il lavoro fosse difficile, o ripetitivo, o logorante?".
Certo, sono tutti dubbi legittimi, ma se l'attuale situazione dovesse essere
inappagante, cosa potreste avere da perdere?
La paura si origina dalla nostra mente, così trova vita e così si
alimenta, ad esempio con le frasi dubbiose che prima ho elencato. Più ci si
distacca dalla mente, meno diamo importanza alla sensazione di dubbio, e meno
la paura peserà nelle nostre scelte.
La paura diventa inconsistente quando noi agiamo in piena consapevolezza. Certo, non possiamo
cambiare le variabili esterne, ma essendo perfettamente consapevoli delle
nostre potenzialità, nessuna di queste variabili potrà scalfirci. Ad esempio,
la persona timorosa di cambiare lavoro, non dovrà temere il nuovo ambiente,
credendo nelle proprie capacità. Sarà sicuro di riuscire ad inserirsi nel modo
migliore, con un atteggiamento propositivo e positivo.
La paura nasce nella nostra mente pensando al futuro, inteso come spazio
probabile o non probabile, in quanto non ancora conosciuto, non ancora
presente. Nel qui e ora, la paura di una cosa conosciuta può essere gestita
con la consapevolezza e con le proprie capacità. Nel futuro, esiste come
possibilità, ma non può essere ancora identificata come tangibile. Dunque, non
esiste!
Quindi, invece di lasciarsi travolgere dalle
paure, bisogna credere nelle proprie capacità e affrontare le situazioni in
piena consapevolezza.
E voi, quale vita volete davvero?
Commenti
Posta un commento