La motivazione intrinseca ed estrinseca: quali sono le differenze?
La
motivazione intrinseca e quella estrinseca: quali sono le differenze? Il motore
che ci spinge ad eseguire determinate azioni, volte a
raggiungere i nostri obiettivi, è la
motivazione (motivo e azione,
due cose complementari e legate che determinano la motivazione, come già
spiegato).
La motivazione in
psicologia, in particolare quella sportiva, si può suddividere tra motivazione intrinseca (o interna) e motivazione estrinseca (o esterna).
La
motivazione di tipo estrinseco, quindi esterno al nostro essere interiore, trae la sua forza e determinazione da
fattori esterni: possono essere il denaro, il successo, la posizione
sociale, il riconoscimento e tanti altri vantaggi che possono derivare dal
raggiungimento dell'obiettivo. In base
alla motivazione estrinseca lo
sportivo trova il carburante per il suo motore da fattori che non provengono
dal suo animo, dal suo cuore, bensì
da incentivi esterni provenienti dall'ambiente circostante.
La
motivazione intrinseca invece proviene dal nostro mondo interiore:
è la passione, l'amore per ciò che
facciamo, il piacere che ne ricaviamo,
il senso di gratificazione che è assolutamente impagabile, non può avere un
prezzo.
Spesso
le due tipologie di motivazione convivono, esistono
entrambe perché terminata la competizione il premio c'è sempre, ma non c'è dubbio che sia la motivazione di
tipo intrinseco la più importante, quella indispensabile, senza la quale tutto il resto rappresenta
solamente una facciata destinata a crollare al primo colpo di vento.
Senza
l'amore e la spinta interiore per ciò che si fa non si raggiungerà mai il
successo, perché un trionfo non può essere considerato tale
se non ci rende veramente felici. L'esempio di tipo visivo più adatto potrebbe
essere quello di una casa, la cui costruzione non potrà reggere a lungo nel
tempo se non possiede delle solide fondamenta. La motivazione intrinseca è proprio questo: la solida base su cui si
costruisce il nostro essere campioni nello sport.
Pensate agli atleti che
economicamente possono sentirsi più che appagati, ma che proseguono con ottimi
risultati la loro attività e continuano a gareggiare. Questo perché molto
probabilmente sono animati da obiettivi
sempre più ambiziosi che derivano dal loro "fuoco interiore",
l'amore per lo sport. La motivazione intrinseca è proprio questo, il vostro "fuoco interiore"
che vi spinge a proseguire nella vostra carriera sportiva, al di là di
qualunque risultato di tipo economico essa vi procuri.
Concedetevi qualche
minuto di riflessione, e pensate al
vostro motore interiore. Come spesso consigliamo nel coaching, per
esaminarvi interiormente proponiamo
delle domande a cui potreste dare la vostra personale risposta:
"Mi diverte
praticare lo sport?"
"Posso cambiare
qualcosa per aumentare la mia motivazione e il mio piacere nella pratica
sportiva?"
Alimentate
costantemente il vostro fuoco interiore, e vedrete che risultati!
E voi, quale vita
(sportiva) volete davvero?
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