Il silenzio e l'ascolto di se stessi
Il silenzio e l'ascolto sono parte integrante della nostra vita, eppure non gli diamo la minima importanza. Se ci pensiamo bene, quando è stata l'ultima volta che abbiamo vissuto una mezz'ora in totale silenzio? Ecco, appunto; facciamo fatica a ricordarlo perché non ne abbiamo memoria, dato che è trascorso tantissimo tempo.
Quante volte ci capita di voler venir via da una situazione troppo "chiassosa", ma per motivi dati dall'impegno preso ad esempio nel lavoro ma non possiamo farlo? Cito il lavoro ma ogni impegno personale che non riguardi specificamente la cura di Se stessi dovrebbe avere priorità differenti.
Ci siamo mai fermati a chiederci quale parte di ciò che facciamo ogni giorno sia davvero importante?
Ed ecco che torniamo alla ricerca remota a cui purtroppo non troviamo risposta. Il vero motivo che ci spinge a continuare potrebbe non essere scelto da noi. E allora perché continuiamo?
Siamo nel 2019 e ormai il nostro bioritmo è talmente accelerato che la cognizione del tempo ha deviato verso una sorta di maratona infinita. La differenza sostanziale rispetto alla solita maratona è che dobbiamo correre come nei 100 mt a caccia di chissà quale record nei confronti di chi non sappiamo per niente.
Quanto tempo dedichiamo solo a Noi stessi nel silenzio per ascoltarci davvero?
Come siamo arrivati alla convinzione che andare avanti ad oltranza senza una meta precisa ci porti a vivere ed a ottenere quello per cui ci sentiamo di essere al mondo?
Il tempo dedicato al silenzio è di valore inestimabile eppure non gli diamo peso come fosse tutto posticipabile ad un altro tempo lontano. Alla domanda: "Cosa faresti nella vita quotidiana se fossi libero da vincoli?", tantissime persone non hanno risposta mentre tante altre dicono comincerei a vivere davvero!
Quante volte ci capita di voler venir via da una situazione troppo "chiassosa", ma per motivi dati dall'impegno preso ad esempio nel lavoro ma non possiamo farlo? Cito il lavoro ma ogni impegno personale che non riguardi specificamente la cura di Se stessi dovrebbe avere priorità differenti.
Ci siamo mai fermati a chiederci quale parte di ciò che facciamo ogni giorno sia davvero importante?
Ed ecco che torniamo alla ricerca remota a cui purtroppo non troviamo risposta. Il vero motivo che ci spinge a continuare potrebbe non essere scelto da noi. E allora perché continuiamo?
Siamo nel 2019 e ormai il nostro bioritmo è talmente accelerato che la cognizione del tempo ha deviato verso una sorta di maratona infinita. La differenza sostanziale rispetto alla solita maratona è che dobbiamo correre come nei 100 mt a caccia di chissà quale record nei confronti di chi non sappiamo per niente.
Quanto tempo dedichiamo solo a Noi stessi nel silenzio per ascoltarci davvero?
Come siamo arrivati alla convinzione che andare avanti ad oltranza senza una meta precisa ci porti a vivere ed a ottenere quello per cui ci sentiamo di essere al mondo?
Il tempo dedicato al silenzio è di valore inestimabile eppure non gli diamo peso come fosse tutto posticipabile ad un altro tempo lontano. Alla domanda: "Cosa faresti nella vita quotidiana se fossi libero da vincoli?", tantissime persone non hanno risposta mentre tante altre dicono comincerei a vivere davvero!
Comincerei a vivere davvero? È uno scherzo? E ora cosa facciamo forse fingiamo di vivere?
Allora la nostra vita è infinita e ci possiamo permettere di non vivere in attesa che questo prima a poi possa accadere anche noi, ossia di vivere per davvero.
Dopo anni di studi e di approfondimenti inerenti il mondo della crescita personale posso affermare con certezza che la vita è una! Cosa ovvia ma l'esserne consapevoli e comportarsi come tali non è la stessa cosa.
E allora come possiamo procedere? Ognuno di noi conosce il suo modo di stare in silenzio. Alcune persone usano praticare la meditazione, altre la mindfullness, altre praticano tante altre discipline alla ricerca del silenzio interiore oppure semplicemente pregano.
Allora la nostra vita è infinita e ci possiamo permettere di non vivere in attesa che questo prima a poi possa accadere anche noi, ossia di vivere per davvero.
Dopo anni di studi e di approfondimenti inerenti il mondo della crescita personale posso affermare con certezza che la vita è una! Cosa ovvia ma l'esserne consapevoli e comportarsi come tali non è la stessa cosa.
E allora come possiamo procedere? Ognuno di noi conosce il suo modo di stare in silenzio. Alcune persone usano praticare la meditazione, altre la mindfullness, altre praticano tante altre discipline alla ricerca del silenzio interiore oppure semplicemente pregano.
E ad ogni modo se non lo si conosce è importante scoprire il proprio.
Il silenzio e l'ascolto di Se stessi è cruciale nella visione della nostra vita e della nostra vera identità. Il silenzio interiore implica l'opportunità di ricollegarci alle nostre emozioni, alla nostra creatività (che tutti noi abbiamo), a rigenerarci e ricaricarci dal profondo di noi stessi.
Come si può praticare il silenzio in un mondo così rumoroso?
Abbiamo già detto che tante persone cercano il silenzio senza trovarlo e danno continuamente spazio a tutti gli stimoli esterni. In quale modalità possiamo permetterci ci avere un momento della giornata tutto per noi? La famiglia, il lavoro e le persone a noi care continuano a ricercare la nostra presenza anche quando non siamo lì con loro.
Qual è il motivo che ci vieta di assentarci da questa giostra poco divertente anche solo per 5 minuti?
La decisione di prenderci del tempo è già un buon inizio se consideriamo cosa non abbiamo fatto fino ad ora. Esatto! Possiamo partire da 5 minuti con il telefono spento in uno spazio in cui siamo soli oppure in cui siamo in compagnia ad esempio in palestra o in ufficio. In questa occasione siamo spazio a cosa proviamo, il nostro battito cardiaco, il nostro respiro e osserviamo cosa succede in noi.
Quando spostiamo il nostro focus (ossia la nostra attenzione) verso noi stessi otteniamo padronanza delle nostre emozioni, della nostra consapevolezza e guardiamo all'ambiente ed al mondo esterno con un approccio più positivo e più colorato. Nel ricollegarci a Noi stessi riusciamo a cogliere le varie sfumature dentro di noi e possiamo provare amore e gratitudine per ciò che abbiamo; queste sono le due emozioni più positive e potenti in assoluto. E poi partire con 5 minuti non significa fermarsi ma solo un inizio che ci permetterà di aumentare questa pausa finché noi vogliamo ai 20 minuti, ai 30 minuti e così via.
L'impatto sul nostro Io sarà sull'umore, sulla nostra consapevolezza e sulla nostra quotidianità dalle piccole alle grandi cose. In conclusione questo significa che è più importante avere l'intenzione di dedicarsi del tempo piuttosto che avere più tempo per poterci prendere cura di Noi stessi.
E voi quanto tempo dedicherete a Voi stessi? Quale vita volete davvero?
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