Le paure limitano il potenziale: la condizione auto-limitante


Le paure limitano moltissimo il nostro effettivo potenziale. Ci avete mai pensato? Provate a ricordare quante volte avete assistito a questo tipo di ragionamento dalle persone che vi circondano: 

Cambiare abitudini... "Come se fosse facile!". Mangiare più sano o cambiare stile di vita... "Ci provo, ci provo ma...".

Questo atteggiamento sfortunatamente è molto diffuso, soprattutto di recente, visto che le difficoltà economiche e i cambiamenti sociali portano spesso le persone a temere di perdere ciò che hanno, o ad aver timore di inseguire le proprie ambizioni.

In realtà, sarebbe proprio il momento più opportuno per fare un salto di qualità. In un momento di difficoltà e di incertezza, la flessibilità ai cambiamenti e l'elasticità mentale sono proprio i requisiti che servono per affrontare meglio tutte le difficoltà, aprirsi a nuove potenzialità, grazie ad una maggiore consapevolezza in se stessi. Servono più flessibilità mentale e capacità di affrontare cambiamenti e nuove sfide.

In mancanza di tali caratteristiche, le paure aumenterebbero fino al punto di convincere noi stessi che tutto sommato è meglio rimanere immobili nella situazione non più appagante, ma conosciuta e certa.

Ecco spiegata la condizione auto-limitante, che purtroppo limita davvero le potenzialità effettive delle persone e diventa logorante. Succede che non si può crescere e non ci si può evolvere; la situazione di paura non permette di imparare dai propri errori, favorendo la situazione opposta, ovvero cadere sempre negli stessi errori e creare un circolo vizioso, invece di cercare delle alternative funzionali ai nostri obiettivi.

Le condizioni auto-limitanti sono l'ostacolo più grande alla possibilità di migliorarsi per raggiungere il benessere ideale.
Questa paura spesso è determinata dalla mancanza di autostima e dalla poca consapevolezza delle proprie capacità. Dalla consapevolezza di sé e delle proprie risorse mentali si può iniziare a capire come migliorare la qualità della propria vita in modo completo e appagante.

Quando si sarà appreso tutto ciò, arriva il momento di prendere il controllo, sapendo ciò che si può fare con le proprie capacità fisiche e intellettive. Una buona gestione emozionale è un buon punto di partenza, una capacità che può essere imparata e gestita, che serve a ridurre gli impatti emotivi negativi, accrescendo invece quelli positivi. Può essere determinante in tutte le situazioni della vita.

Gestire gli stati d'animo può aiutare a contrastare le paure, e a contenere le convinzioni auto-limitanti che bloccano la nostra vita e il nostro miglioramento personale.

Detto ciò, quale vita volete davvero?

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