Cosa significa Comunicare in modo positivo? La pratica del Non Giudizio nel Life Coaching


Cosa significa Comunicare in modo positivo? La pratica del Non Giudizio nel Life Coaching


La pratica del non giudizio nel life coaching

"Giudicare è un’illusione, perché, se dovete giudicare, vi servite della vostra

scala di valori. Dietro al giudizio si cela l’idea che siamo tutti identici."

(Swami Prajnanapada)

Quante volte hai usato o peggio abusato del giudizio? Nei confronti delle altre persone o nei tuoi confronti?
Il giudizio è come un cancro nel senso che attacca tutto ciò che di buono esiste nell’ecosistema della buona comunicazione e nelle buone relazioni. È proprio così poiché il giudizio ci allontana dalla realtà e dalle emozioni che si provano in quel momento. Infatti, esprimere un giudizio significa quasi elevarsi ad un livello differente aumentando la distanza tra Noi stessi e le altre persone, peggiorando ulteriormente un'eventuale situazione di difficoltà o sofferenza.


Cos’è esattamente il giudizio?
È l’azione tipica del giudice. Il confronto tra due o più concetti che si esplica nel catalogare, nel definire, in sostanza nel rapportare quella persona ad una consuetudine, ad uno stereotipo, ad una generalizzazione.


Dunque, chi può giudicare gli altri? È giusto giudicare? Quali benefici si ottengono?



Se parliamo di giudizio qualunque, sia il punto di vista, ahimè è sempre sbagliato praticarlo o sentirsi nella posizione di poter giudicare gli altri o dover giudicare se stessi.
È un po’ come dare un voto che comunque esprime un valore meramente arbitrario legato al punto di vista del suo mittente. Già nel senso più piatto del termine trasmette a chi lo riceve (sia gli altri che Se stessi) una sensazione di colpa del tutto negativa e di peso nel contesto cui ci si ritrova.


Ti starai ripetendo “Io non giudico nessuno… non mi permetterei mai… se lo faccio capita raramente…” In realtà è una consuetudine automatica molto radicata della nostra società occidentale, a tal punto che sono diverse le correnti di pensiero che sperano un ritorno all’epoca pre-tecnologia digitale.



Tra questi è
Daniel Goleman a pronunciare queste parole al forum BeingOne di Valencia di pochi giorni fa. Infatti, il divulgatore, tra i più noti del Pianeta, dell’Intelligenza Emotiva esprime il suo rammarico riguardo la totale perdita di attenzione alle buone relazioni e al bio-ritmo umano completamente stravolto dall’era dei social media ormai in mano agli algoritmi delle multinazionali.


Come ci si difende dal giudizio e dallo stereotipo con gli altri e Se stessi?
Così come nel Life Coaching ci si allena ad esprimere un pensiero con accezione positiva ossia costruttiva: esprimere un feedback basato sul non giudizio. Una base da cui poter partire al fine di evolvere e crescere vicendevolmente al nostro interlocutore o con Se stessi.


Quale strategia si può adottare sin da subito per allenare il non giudizio?
Liberarsi di tutti i riferimenti dati dagli schemi, siano essi ricordi che insegnamenti appresi fino a quel momento e accogliere le persone che ci troviamo davanti. Inoltre ascoltare il messaggio che queste portano in silenzio.


Esatto!
Il silenzio come miglior veicolo di una buona comunicazione è il complemento principe del non giudizio, che amplificato dal feedback ci catapulta con la giusta pratica ad un buon livello di comunicazione. Come mai è così importante una buona comunicazione e quali siano questi ingredienti sarà mia cura approfondire in seguito, ma voglio chiederVi:


Provate a pensare come Vi sentireste se nelle vostre relazioni con gli altri (compresi Voi stessi) foste accolti e non giudicati ad esempio in famiglia o al lavoro? Quali emozioni vi evoca questa situazione?



Nella mia esperienza pluriennale di
Coach Professionista le emozioni positive condivise da questo tipo di relazione basata sulla sospensione del giudizio stimolano:



-   in primis libertà, essere davvero se stessi, e poter pensare ed agire in modalità di trasparenza che porta la consapevolezza di sé ad un livello grandemente superiore.
-   leadership, nell’approccio alla realtà per come è veramente e non il risultato di una falsata percezione frutto del racconto di una storia dettata dal nostro parametro giudicante.
-   creatività, che dal punto di vista pratico è la potenzialità più rara ma al contempo più ambita perché ci permette di affrontare i vari contesti quotidiani con un approccio più fresco e ogni volta con soluzioni differenti e man mano migliorative. 
-  consapevolezza, la percezione delle cose e di Noi stessi secondo una logica di valore, in visione di pensieri ed azioni volte alla nostra crescita personale costante. 
-  autostima, concezione di Noi stessi secondo un’immagine positiva di rinnovata completezza e capacità di vivere con gioia la nostra quotidianità nel rispetto della nostra individualità.

Da chi si può iniziare per praticare la sospensione del giudizio? Per ottenere più libertà, migliorare la tua leadership e autostima, allenare la tua creatività ed accrescere la consapevolezza?


Qual è la persona cui tieni di più al mondo?


Quindi
sospendi il giudizio su di Te e gli altri per migliorare lavitachevuoidavvero!



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