La paura del giudizio altrui, spunti di riflessione e un racconto utile per superarla
La paura del
giudizio altrui, spunti di riflessione e un racconto utile per superarla. La
paura del giudizio altrui nel coaching per lo sport, come abbiamo già avuto modo
di vedere, è un argomento molto delicato e importante da trattare; le tecniche
di rilassamento ci aiutano a superare questo tipo di paura, che può essere
molto deleteria anche per gli atleti più preparati.
Quando
siete troppo sensibili alle critiche esterne potreste anche correre il rischio di trarre la vostra
spinta motivazionale dal punto di vista estrinseco, ovvero esterno (cosa
che accade se state troppo attenti al risultato, dimenticando il motivo
intrinseco, ovvero il vostro fuoco interiore). Attenzione, dunque: i giocatori motivati solo estrinsecamente
sono atleti più fragili, troppo
dipendenti dal giudizio altrui e meno inclini al miglioramento e al
sacrificio.
Per
dare un esempio e far riflettere un po' sull'argomento, riporto un breve racconto di Charlie Chaplin sulla
paura del giudizio altrui.
"C'era una volta una coppia con un figlio
dodicenne. La famiglia possedeva un asino. Un giorno decisero di viaggiare, e
tutti e tre partirono con l'asino. Arrivati al primo paese, la gente cominciò a
commentare: "Che ragazzo maleducato, lui sull'asino e i poveri genitori,
già anziani, che lo tirano".
Per tacitare i
commenti, fecero scendere il ragazzo dall'asino e ci salì il padre. Arrivati al
secondo paese, la gente di nuovo cominciò a mormorare: "Guardate che
svergognato quell'uomo, comodo sull'asino mentre la povera moglie e il ragazzo
lo tirano".
Allora decisero
di far salire lei sull'asino, mentre il padre e il ragazzo lo tiravano.
Arrivati al terzo paese, di nuovo la gente si mise a commentare:
"Pover'uomo! Dopo aver lavorato tutto il giorno, gli tocca tirare l'asino
con sopra sua moglie. E povero figlio, chissà quante ne passa, con una madre
del genere".
Allora decisero,
con qualche riserva, di salire tutti e tre sull'asino. Arrivati al paese
successivo, si sentirono dare delle bestie perché il loro peso avrebbe spaccato
la schiena al povero asino. Dunque scesero tutti e cominciarono a camminare
insieme all'asino.
Passando poi per
il paese seguente, si sentirono dare degli idioti in quanto possedevano un
asino, ma nonostante ciò camminavano tutti, invece di essere comodamente
portati."
Morale: Ti criticheranno sempre, sarà difficile
incontrare qualcuno a cui andrai bene esattamente come sei. Quindi, vivi
seguendo ciò che ti dice il cuore. La vita è un'opera di teatro che non ha
prove iniziali. Dunque canta, ridi, balla, vivi intensamente ogni istante prima
che cali il sipario.
Quando
qualcuno vi criticherà senza motivo o ingiustamente, sia nello sport che nella
vita, ripensate a questo racconto, rievocate nella mente i vostri punti diforza, e ignoratelo.
E
voi, quale vita (sportiva) volete davvero?
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