Allenamento ideo-motorio e immagini mentali nel coaching per lo sport


Allenamento ideo-motorio e immagini mentali nel coaching per lo sport. Vediamo quali sono le applicazioni di un programma di allenamento ideo-motorio: potrete immaginare il vostro gioco migliore!

Con la pratica costante dell'allenamento ideo-motorio potrete non solo immaginare il vostro gioco migliore, ma sarete più pronti ad affrontare la situazione quando si verificherà nella realtà, aumentando l'efficacia della vostra prestazione sportiva, migliorando la vostra tecnica, e gestendo meglio le situazioni ansiogene.

L'allenamento ideo-motorio è un programma mentale di coaching che prevede precisi passaggi, tra cui l'apprendimento di esercizi di rilassamento (come quelli descritti negli articoli precedenti, ad esempio) e di specifiche visualizzazioni create in base all'esigenza, dapprima generiche, poi sempre più dettagliate e complesse.

Si comincia sempre con un breve esercizio di rilassamento per aiutare la mente a liberarsi dai pensieri distraenti. Dopo un training di alcune sedute effettuate con l'utilizzo di immagini mentali neutrali, si passa a immagini specifiche relative al vostro sport, costruite in base a ciò che desiderate migliorare: un gesto tecnico, un movimento, un percorso di gara difficile da affrontare, qualunque cosa possa aiutarvi nella vostra pratica sportiva.

Non tutti hanno la stessa predisposizione all'immaginazione, perciò talvolta può essere utile ricorrere a dei filmati appositi per stimolare la mente dello sportivo sull'argomento in questione. Ad esempio, saranno utili i video tecnici che gli allenatori usano con gli atleti, oppure dei filmati sulle prestazioni sportive dei campioni.

Nonostante il canale visivo sia quello dominante, bisognerà allenare anche gli altri sensi, in quanto la combinazione di tutti i canali sensoriali produrrà immagini più vivide e realistiche, contribuendo a programmare la mente e ad abituare il corpo a riprodurle nella realtà, nel momento in cui ce ne sarà bisogno.

Una volta apprese le tecniche si potranno raffinare imparando a cambiare piano visivo: è molto utile infatti immaginarsi esternamente, in terza persona, come se foste spettatori della vostra stessa prestazione. Il motivo è facilmente intuibile: sia la visualizzazione interna, cioè in prima persona, che quella esterna, sono essenziali per percepire la situazione analizzata con tutte le sfaccettature possibili. Visualizzandovi dall'esterno potrete essere critici di voi stessi, migliorando la vostra prestazione nei punti deboli che avete individuato.

Provateci, percepite e poi create il vostro gioco migliore!

E voi, quale vita (sportiva) volete davvero?

Commenti

Post popolari in questo blog

Motivazione e spinta ad agire. Come muoversi?

Stato associato e stato dissociato in PNL

I film mentali, le nostre rappresentazioni interne