Fallimento? È un atteggiamento, non un risultato!


Fallimento: quante volte abbiamo sentito usare questa parola in modo del tutto negativo, associata ad uno stato d'animo depresso e sprofondato in una totale visione negativa della vita. Ebbene, una delle lezioni più importanti che si possano imparare nella vita è proprio questa: il fallimento non è un risultato, ma un atteggiamento.

Detto in altre parole, esso non ha niente a che fare con i risultati che ottenete da una determinata prestazione (lavorativa, sportiva, familiare), ma influenza la prospettiva in cui inquadrate la situazione.

Ancora una volta entra in gioco la prospettiva, il modo in cui si vedono le cose. Un esempio molto indicativo riguarda Thomas Edison, che "fallì" ben settecento volte prima di creare la luce elettrica. Un reporter del New York Times gli chiese come si sentisse dopo aver fallito per la settecentesima volta. La sua risposta fu epica:

"Non ho fallito settecento volte. Non ho fallito nemmeno una volta. Sono riuscito a provare che quei settecento modi non funzionano. Dopo che avrò eliminato tutti i sistemi che non funzionano, troverò quello che andrà bene."

Edison trovò molti altri sistemi che non funzionavano, dopo quella risposta al giornalista, ma alla fine scoprì quello che andava bene, e così il mondo intero si illuminò, grazie a lui che non si diede per vinto. Edison riuscì a inquadrare la prospettiva in modo totalmente flessibile, individuando il problema in modo tale da non perdere la motivazione che lo spingeva, grazie al suo fuoco interiore, verso il suo obiettivo. Ebbene, chiunque può avere la sua stessa flessibilità!

Vediamo un esercizio utile per accrescere la propria flessibilità. Pensate a un obiettivo realizzato nel passato, e allo schema che avete seguito per raggiungerlo, in particolare alla motivazione che vi ha spinto e coinvolto tanto da farvi eccellere. Ora pensate ad un progetto a cui state lavorando o a cui lavorerete in un prossimo futuro. In quale prospettiva dovreste inquadrarlo per accrescere il vostro interesse e portarlo a termine? Pensate a delle buone motivazioni e fissatele per non perderle di vista, come ad esempio: "Qualunque sia l'esito, ne sarà valsa la pena". Oppure: "L'universo vuole che io riesca". O ancora: "Avrò la possibilità di imparare tante cose nuove".

Tutte queste motivazioni vi daranno l'energia che vi serve per portare avanti il vostro progetto ed esserne soddisfatti, qualunque sia l'esito finale. E ricordatevi: il fallimento non esiste, è solo questione di prospettiva!

E voi, quale vita volete davvero?

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