La tensione da risultato nel coaching per lo sport
La tensione da
risultato nel coaching per lo sport. Partiamo dicendo che pensare troppo al
risultato non è positivo! Il coaching ci insegna come fare per gestire bene
questo tipo di tensione.
L'influenza del
dialogo interiore e dei pensieri sul gioco è determinante per il risultato. Spesso gli
errori che vengono commessi durante la pratica sportiva sono una conseguenza
diretta di una inadeguata predisposizione mentale. Si chiama "tensione da risultato" e
purtroppo è una situazione che si verifica spesso.
"Devo
vincere a tutti i costi!" oppure "Non posso permettermi di commettere
errori!" o ancora "Sono sotto gli occhi di un pubblico esigente, mi
tremano le gambe, aiuto!" sono frasi in cui tutti si riconoscono almeno
una volta durante la pratica, qualunque ne sia il livello. Dunque, se vi è
successo, siete o siete stati vittime della tensione da risultato o ansia da prestazione sportiva.
Si
tratta di un "virus" diffuso, molti sportivi a livello agonistico ne
soffrono, eccetto (naturalmente) i bambini in quanto il loro interesse
prevalente è quello di divertirsi. A riguardo si può aggiungere una cosa
importante: se per i bambini non fosse così, significherebbe che sono allenati
da maestri che hanno perso il vero senso del loro mestiere, ovvero educare
prima ancora che allenare. Senza considerare che l'attività sportiva, nei
bambini, quando è mirata troppo al risultato, rischia di finire in antipatia e
il più delle volte il piccolo atleta perde interesse nello sport. Quindi tale
sforzo risulta del tutto inutile. Senza la passione, che è il fuoco interiore che ci spinge a praticare lo sport, e senza il
divertimento, non si ottengono risultati!
Ma
questo termine, risultato, cosa significa? Dal dizionario: risultato è ciò che
emerge come conclusione, esito, effetto di qualcosa. L'effetto nel nostro caso
è una partita, una sfida con un amico. Ma ci dimentichiamo spesso che il risultato è in realtà incontrollabile,
almeno direttamente. Ecco spiegato il mistero: se prima di un torneo avete
coltivato aspettative eccessive rispetto alle vostre reali possibilità, molto
probabilmente non vincerete.
Se
la vostra attenzione è focalizzata solo sul risultato, la tensione aumenterà
alle stelle e con altrettanta probabilità resterete a bocca asciutta. Il risultato dipende da troppe cose che
non potete controllare: la forza dell'avversario, le condizioni
atmosferiche o del campo di gioco, varie ed eventuali tra cui la
fortuna/sfortuna.
L'unico aspetto
controllabile è la vostra prestazione. Lavorando su di essa prenderete il
controllo su di voi stessi fisicamente e mentalmente, e influenzerete
indirettamente il risultato. Buona
prestazione significa buon risultato, e se questo non è arrivato probabilmente
è dipeso dagli elementi incontrollabili e non avete nulla da rimproverarvi.
Andrà meglio la prossima volta!
Attenzione
però: tutto ciò non significa che non
dobbiate porvi degli obiettivi. Questi ci devono essere sempre, altrimenti
si va avanti per inerzia. Ma mentre eseguite
il gioco non pensateci troppo, o sarete sopraffatti dall'ansia. Focalizzatevi sul gioco e sul vostro
impegno, i risultati saranno la logica conseguenza!
E
voi, quale vita (sportiva) volete davvero?
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