Quando la tua motivazione rappresenta la tua missione di vita?
Quando la tua motivazione rappresenta la tua missione di vita?
Nell'ipotesi di fare questa domanda a 100 persone diverse potremmo ricevere tante altre domande. E la cosa più interessante sarebbe che nella maggioranza potrebbero chiedere a loro volta:
Cos'è la motivazione? Oppure ancora: Ho mai saputo quale sia, semmai l'abbia avuta?
La motivazione è il nostro perchè e rappresenta il presupposto che ci spinge ad agire nei vari contesti in cui viviamo.
Ci sono due tipi di motivazione in cui possiamo inserire queste 100 persone e facendo una semplice intervista potremmo imparare che solo il 10 % risponderebbe alla domanda principale "quando non vedi alcuna differenza tra le due ossia tra la motivazione e la missione di vita!"
Per poter descrivere la motivazione come detto la dividiamo in:
1. motivazione estrinseca, arriva dall'esterno ed è suscettibile di tutte le variabili umane personali e contestuali delle quali non abbiamo il controllo seppur gratificanti;
2. motivazione intrinseca, è il fuoco che nessuno può spegnere ed è senz'altro la radice di tutta la motivazione individuale al quale ci possiamo rifare tutte le volte ce ne sia bisogno. Ed inoltre si auto alimenta in quanto genera in noi quegli stimoli che ci portano all'azione per sola nostra decisione.
Se fosse possibile disegnare la motivazione tra i vari ambiti il primo che sceglieremmo e che ci viene in mente è Michael Jordan e non stiamo parlando di tutto quello che ha fatto nella sua carriera sportiva ma ben di più.
Si sono esauriti gli aggettivi per descrivere quello che in tanti considerano l'icona globale dello sport moderno ma quello che ha permesso a questo grande uomo esempio di eccellenza sportiva e manageriale è proprio "la motivazione". Si da bambino MJ è stato assorbito dalla sua missione di vita che non è mai cambiata nel tempo cioè la passione ed il divertimento per il gioco del basket, in particolare quello NBA la lega super della pallacanestro americana. In ogni suo gesto, in ogni suo sorriso, in ogni minuto di gioco e di vita dentro e fuori dal campo da basket ha compiuto la sua missione di vita in valore assoluto.
Tutti conosciamo le origini della sua carriera quando fu scartato dalle selezioni della sua scuola media. In quell'occasione il suo allenatore lo preferiva nel baseball e disse che lui non avrebbe mai raggiunto dei grandi risultati. Lui MJ fece subito un passaggio che risulta essere complesso in età adulta figuriamoci all'età di 12 anni: cambiò quasi da subito la leva che lo spingeva a ripartire per dimostrare a tutti, compreso il suo allenatore, che si sbagliavano focalizzandosi su Sè stesso!
Già! La sua attenzione si concentrò subito sul gioco e sulla competizione con Sè stesso nella scalata ai titoli, le vittorie, i campionati e le medaglie vinte nei quasi 20 anni di carriera.
Come è possibile orientare la nostra motivazione da fuori a dentro di Noi?
Il presupposto di partenza è da dove ci arriva lo stimolo e cosa effettivamente consideriamo stimolante. Esatto! Se in un determinato contesto personale, professionale o sportivo siamo Noi a vederci nella sfida allora saremo i primi ad attivarci in quella direzione. In ottica di vivere quella passione, quella competizione come la naturale prosecuzione e l'espressione della nostra identità. Ed inoltre funziona con ogni più piccolo gesto ci permetta di sentirci realizzati.
E' esattamente questo il meccanismo di scoperta di noi stessi. Anche se partiamo da una temporanea sconfitta o una difficoltà o ancor meglio da una forte volontà di crescita come persone, come professionisti o come sportivi (come nell'esempio di Michael Jordan) possiamo guardare avanti.
In questa riflessione provate a pensare quando vi succede che spegnete il pilota automatico per svolgere ed essere qualcosa che davvero vi permette di sentirvi "realizzati" cosa accade?
Solitamente vi sentite gioiosi, elettrizzati, carichi per affrontare tutto ciò che serve per arrivare al risultato sia esso un gesto quotidiano apparentemente banale o il colpo di genio in un campo da basket non c'è alcuna differenza perchè la differenza tra noi e gli altri siamo Noi stessi nella nostra unicità.
E voi sapete quale sia la vostra motivazione? Per realizzare la vita che vuoi davvero?
Cos'è la motivazione? Oppure ancora: Ho mai saputo quale sia, semmai l'abbia avuta?
La motivazione è il nostro perchè e rappresenta il presupposto che ci spinge ad agire nei vari contesti in cui viviamo.
Ci sono due tipi di motivazione in cui possiamo inserire queste 100 persone e facendo una semplice intervista potremmo imparare che solo il 10 % risponderebbe alla domanda principale "quando non vedi alcuna differenza tra le due ossia tra la motivazione e la missione di vita!"
Per poter descrivere la motivazione come detto la dividiamo in:
1. motivazione estrinseca, arriva dall'esterno ed è suscettibile di tutte le variabili umane personali e contestuali delle quali non abbiamo il controllo seppur gratificanti;
2. motivazione intrinseca, è il fuoco che nessuno può spegnere ed è senz'altro la radice di tutta la motivazione individuale al quale ci possiamo rifare tutte le volte ce ne sia bisogno. Ed inoltre si auto alimenta in quanto genera in noi quegli stimoli che ci portano all'azione per sola nostra decisione.
Se fosse possibile disegnare la motivazione tra i vari ambiti il primo che sceglieremmo e che ci viene in mente è Michael Jordan e non stiamo parlando di tutto quello che ha fatto nella sua carriera sportiva ma ben di più.
Si sono esauriti gli aggettivi per descrivere quello che in tanti considerano l'icona globale dello sport moderno ma quello che ha permesso a questo grande uomo esempio di eccellenza sportiva e manageriale è proprio "la motivazione". Si da bambino MJ è stato assorbito dalla sua missione di vita che non è mai cambiata nel tempo cioè la passione ed il divertimento per il gioco del basket, in particolare quello NBA la lega super della pallacanestro americana. In ogni suo gesto, in ogni suo sorriso, in ogni minuto di gioco e di vita dentro e fuori dal campo da basket ha compiuto la sua missione di vita in valore assoluto.
Tutti conosciamo le origini della sua carriera quando fu scartato dalle selezioni della sua scuola media. In quell'occasione il suo allenatore lo preferiva nel baseball e disse che lui non avrebbe mai raggiunto dei grandi risultati. Lui MJ fece subito un passaggio che risulta essere complesso in età adulta figuriamoci all'età di 12 anni: cambiò quasi da subito la leva che lo spingeva a ripartire per dimostrare a tutti, compreso il suo allenatore, che si sbagliavano focalizzandosi su Sè stesso!
Già! La sua attenzione si concentrò subito sul gioco e sulla competizione con Sè stesso nella scalata ai titoli, le vittorie, i campionati e le medaglie vinte nei quasi 20 anni di carriera.
Come è possibile orientare la nostra motivazione da fuori a dentro di Noi?
Il presupposto di partenza è da dove ci arriva lo stimolo e cosa effettivamente consideriamo stimolante. Esatto! Se in un determinato contesto personale, professionale o sportivo siamo Noi a vederci nella sfida allora saremo i primi ad attivarci in quella direzione. In ottica di vivere quella passione, quella competizione come la naturale prosecuzione e l'espressione della nostra identità. Ed inoltre funziona con ogni più piccolo gesto ci permetta di sentirci realizzati.
E' esattamente questo il meccanismo di scoperta di noi stessi. Anche se partiamo da una temporanea sconfitta o una difficoltà o ancor meglio da una forte volontà di crescita come persone, come professionisti o come sportivi (come nell'esempio di Michael Jordan) possiamo guardare avanti.
In questa riflessione provate a pensare quando vi succede che spegnete il pilota automatico per svolgere ed essere qualcosa che davvero vi permette di sentirvi "realizzati" cosa accade?
Solitamente vi sentite gioiosi, elettrizzati, carichi per affrontare tutto ciò che serve per arrivare al risultato sia esso un gesto quotidiano apparentemente banale o il colpo di genio in un campo da basket non c'è alcuna differenza perchè la differenza tra noi e gli altri siamo Noi stessi nella nostra unicità.
E voi sapete quale sia la vostra motivazione? Per realizzare la vita che vuoi davvero?
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