Muoversi "verso", o muoversi "via da"? L'approccio dello sportivo


Cosa significa muoversi "verso" oppure muoversi "via da"? La differenza è intuibile ma non sempre ci si comporta in merito con la giusta attenzione. Vediamone i motivi e le differenze.

Spesso accade, nelle discussioni con gli sportivi, di sentire dire di doversi allenare, altrimenti potrebbero esserci dei problemi o delle conseguenze negative, come ad esempio non essere abbastanza in forma o non eseguire bene una determinata tecnica, oppure non essere scelti per la formazione della squadra. L'altro approccio all'allenamento invece è quello gradevole, appagante, gratificante: ci si allena perché piace, perché si impara, perché si migliora, perché fa sentire bene.

Ecco dunque la differenza: il primo modo di vedere l'allenamento rappresenta il muoversi "via da", il secondo invece è il muoversi "verso". Il primo è un approccio negativo, il secondo invece è positivo. Chi si comporta in base al muoversi "via da", vede (ad esempio) l'allenamento come se fosse una sorta di punizione, qualcosa di negativo, qualcosa che deve essere fatta solo perché altrimenti potrebbero accadere cose brutte. Invece, chi non vede l'ora di allenarsi per migliorare le performance, in modo da raggiungere gli obiettivi, si muove verso qualcosa di estremamente positivo!

Come in tutti i meta-programmi, ci sono diversi metodi per stabilire quale dei due modelli viene usato. Il primo indicatore è senz'altro quello linguistico, e viene dal proprio dialogo interiore, oltre che dal dialogo con gli altri. In una situazione specifica, ci si può muovere "verso" oppure "via da" oppure trovarsi nel mezzo, non c'è solo il bianco o il nero. Ci possono essere delle tendenze più o meno importanti verso l'uno o verso l'altro schema.

Non è detto che il muoversi "via da" sia sempre negativo e non debba essere usato; potrebbe essere utile in molte occasioni, come quelle che riguardano le situazioni non proficue, negative, che allontanano dai propri obiettivi o che non sono più funzionali. In questi casi diventa addirittura indispensabile!

E voi, quale vita (sportiva) volete davvero?

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