Il meta-programma di successo nella pratica sportiva
L'approccio
mentale alla pratica sportiva, come già noto, è importante tanto quanto la
pratica stessa.
Non esiste passione senza talento, non esiste talento senza concentrazione. Si
tratta di aspetti legati in modo inscindibile, e anche se è innegabile che
esistano soggetti davvero eccezionali, veri campioni nati per essere tali, ma
per ognuno di loro esistono altrettanti soggetti capaci di competere a buon
livello. Tutto sta nella preparazione, che deve essere sia mentale che fisica.
È dunque possibile per tutti sviluppare il giusto approccio per goderci
lo sport, competere a un certo livello e maturare le abilità necessarie per
farlo in modo gratificante. Certamente, alcune persone sono più dotate di
altre, e resta da chiedersi come possano tutti gli altri poter migliorare le
proprie capacità e approcciarsi alla pratica sportiva in modo appassionato e
coinvolgente. Ebbene sì, è possibile
modellare se stessi e alcuni aspetti della propria vita sportiva, per
incorporarli nell'approccio stesso allo sport.
Quando si pensa a cosa renda gli
sportivi di successo diversi da tutti gli altri, si pensa subito a questa
grande abilità, senza dubbio una dote. In realtà, bisogna capire quelli che
sono i loro meta-programmi, ovvero i
filtri, il loro modo di vedere il mondo;
tutto ciò spiega il motivo per cui certe persone svolgano o meno determinate
operazioni. Una volta consapevoli dei
nostri meta-programmi diventiamo capaci di alterarli nel modo più funzionale.
Nello sport, come nella vita, ci sono
miliardi di informazioni che il cervello deve elaborare, assorbire e
interpretare. Pensiamo ad un movimento tecnico, alle regole del gioco, ad una
decisione dell'arbitro, al comportamento degli avversari, alle reazioni del
pubblico e molto altro ancora. Lo
sportivo deve elaborare tutte queste informazioni in modo quasi istantaneo,
quasi senza averne il tempo di rendersene conto: il modo in cui effettua questa
operazione dipende dal meta-programma che usa. Vedremo prossimamente come fare!
E voi, quale vita (sportiva) volete
davvero?
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