Attività per aumentare lo stato di consapevolezza nello sport
Per uno sportivo, così come per tutti
gli aspetti della vita, essere
consapevoli delle proprie abilità è fondamentale per dare il meglio di sé
durante una competizione sportiva. Credere nelle proprie capacità significa
essere sicuri, e quindi poter agire nel modo migliore, con prontezza di
riflessi e agilità.
Vediamo una tecnica utile ad amplificare lo stato di consapevolezza
dello sportivo, particolarmente adatta a chi pratica uno sport con dei
confini fisici importanti come il tennis, ad esempio, ma anche per chi si deve
abituare ad un ambiente nuovo ed estraneo, dunque particolarmente utile per le competizioni fuori casa.
In piedi, a un'estremità dell'area di
gioco, della stanza o della sala in cui vi trovate, focalizzate l'attenzione su un oggetto o su un punto all'estremità
opposta della stanza; deve trattarsi di qualcosa che si trovi più o meno
all'altezza degli occhi, o leggermente al di sopra.
Allargate
la visione e la consapevolezza ai due angoli opposti di fronte a
voi, notando tutto ciò che entra nel campo visivo; tutto ciò, senza muovere la
testa. A questo punto, cominciate ad ampliare
la consapevolezza sulle pareti, sugli oggetti, tavoli, sedie o qualunque
altra cosa vediate, muovendovi verso di voi. Notate tutto in modo lento,
progressivo.
A questo punto, portate la vostra consapevolezza ampliata dietro di voi, ma senza
muovere la testa. Non importa ciò che non riuscite a vedere, importa come vi sentite, le sensazioni
che provate, a cui dovrete abituarvi. L'esercizio va ripetuto per circa una
settimana, al termine della quale avrete ampliato
le vostre consapevolezze in voi stessi in modo da aprire i confini che prima sentivate ristretti, e aprirvi alle
novità.
Questo esercizio sembra richiedere molto
tempo, ma non è così, anzi; molti sportivi lo praticano abitualmente insieme al
riscaldamento fisico, come routine prima
di una competizione, in particolare quando si apprestano a gareggiare in un
ambiente nuovo.
E voi, quale vita (sportiva) volete
davvero?
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