La gestione emotiva del fallimento nello sport, e nella vita!
La
gestione emotiva del fallimento nello sport, e nella vita!
Il metodo è lo stesso, oltre che nello sport vale anche per tutte le situazioni
della vita, siano esse lavorative o personali. Intanto, fallimento, che brutta parola. In realtà, è solo un termine per indicare un risultato negativo.
Il motivo è molto
semplice: fallisce solo chi non ha
tentato l'impresa! Detto ciò, cosa fare in caso di risultato negativo?
Prima di tutto, bisogna effettuare un'analisi
del risultato e riportare un feedback, per capire dove è avvenuto l'errore,
dove abbiamo sbagliato e quindi intraprendere le azioni correttive dovute.
Questo serve per migliorare le nostre
prestazioni e trasformare il risultato negativo in positivo alla successiva
occasione.
In questo processo, il pensiero positivo diventa
indispensabile. Certo, è noto e risaputo, tanto da essere diventata una
moda. In tanti pensano anche che non funzioni, ma solo perché non ci si crede
veramente! In realtà, il pensiero
positivo è una attitudine fondamentale e riconosciuta in psicologia. Non si
tratta soltanto di attirare a sé le condizioni favorevoli dall'Universo, bensì
di un approccio allo sport (e alla vita)
che permette di credere in se stessi e
nelle proprie capacità, migliorando la vita e le prestazioni sportive.
Tutto ciò, realizza un empowerment
totale del giocatore, sia come individuo che come sportivo.
Nel coaching per lo
sport, deve dunque avvenire un "cambio
di prospettiva", affinché tale approccio consenta di potenziare le risorse e i punti di forza
dell'atleta, e di migliorare i punti
deboli attraverso l'allenamento, fino a farli diventare punti di forza. In
tutto ciò, il dialogo interiore è fondamentale. La PNL, programmazione neuro linguistica, servirà a cambiare il modo di comunicare con se
stessi, passando da: "Sarà una gara difficile, il mio avversario è
molto forte, non sono sicuro di farcela" a questo modo di pensare:
"Sarà anche un avversario forte, ma sono molto preparato a questa gara, ce
la farò!". Sentite come suonano in
modo diverso le due frasi?
Grazie
al nostro nuovo atteggiamento nel gioco e al mutamento degli stati emotivi
associati, non ci saranno più i blocchi
creati dai risultati negativi e dalla precedente visione limitante della realtà.
Invece, se ne creerà una completamente nuova e appagante, in cui gli errori vengono considerati soltanto
delle occasioni per migliorare, apportando vantaggi incredibili a livello
pratico.
E voi, quale
vita (sportiva) volete davvero?
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