Lo stato emotivo e il comportamento


Lo stato emotivo e il comportamento, due cose strettamente legate. Pensate a quando le persone hanno delle esperienze di qualunque tipo, e anche voi avete avuto la stessa esperienza. Molto probabilmente voi e le altre persone che l'hanno avuta l'avete vissuta in modo completamente diverso. Pur essendo le premesse identiche, l'esperienza è stata sicuramente diversa. Pensate alle altezze, ad esempio. Ci sono persone che evitano di salire su qualunque scala, e persone che scalano vette altissime. La differenza è proprio lo stato emotivo che si prova in quel momento: sicurezza, paura, curiosità, rabbia, tensione, ecc. che entrano ed escono dal nostro interiore cambiando in continuazione nel nostro quotidiano.

Lo stato emotivo è la somma dei processi neurologici di una persona, in un dato momento, ovvero l'umore di quel preciso momento storico. Cambia in base al momento, per cui ci sono momenti difficili in cui ci si sente depressi, momenti di paura, di tensione o di serenità in cui ci si sente sicuri e ottimisti. Tutto ciò determina il nostro comportamento, e quindi: ogni comportamento è il risultato del nostro stato emotivo di quel particolare momento. Perché è importante sottolineare questo postulato? È fondamentale perché volendo raggiungere un obiettivo, una vita appagante e felice, è necessario tenere la giusta fisiologia (postura, tensione muscolare, respirazione, ecc.) affinché si produca lo stato emotivo giusto per compiere una determinata azione in modo costruttivo, positivo, in linea con i nostri obiettivi.

In pratica, è possibile programmare il nostro modo di pensare attraverso la gestione emotiva e la fisiologia, per produrre dei comportamenti efficaci e in linea con i nostri obiettivi.

Pensate ad uno studente che deve sostenere un esame, e che il giorno prima, ad esempio, ha avuto un problema o una discussione in famiglia che lo ha turbato. Probabilmente il suo stato emotivo non sarà calmo e tranquillo, piuttosto sarà triste, o magari arrabbiato, teso, e avrà come unico pensiero quello di risolvere la situazione di tensione, tralasciando la concentrazione per l'esame da sostenere. Questo non è un comportamento efficace. In quel momento, dovrà essere in grado di gestire la tensione emotiva attraverso il rilassamento, le tecniche di meditazione che gli daranno modo di lasciare all'esterno dell'aula le sue tensioni, e concentrarsi sull'esame da sostenere.

Certo, non siamo degli automi, abbiamo dei sentimenti e delle emozioni, ma tutti hanno dei problemi, e questi in certi momenti vanno lasciati fuori dall'ambito in cui ci troviamo attraverso la gestione emozionale. Se lo studente non avesse gestito bene le sue emozioni, cosa sarebbe accaduto? Sarebbe andato male all'esame e non avrebbe nemmeno risolto il problema in famiglia, sentendosi ancora più arrabbiato e depresso.

La nostra vita è composta da ambiti diversi, ed è normale che l'uno o l'altro possano comportare pensieri o problemi da risolvere. Se lasciamo che tali ambiti entrino in conflitto tra di loro, non faremmo altro che creare dei comportamenti non produttivi, lasciando che la nostra vita rimanga in balia delle sensazioni, degli stati d'animo, peggiorando ulteriormente le cose e perdendo totalmente il controllo.

In seguito vedremo l'importanza della fisiologia per influenzare positivamente il nostro stato d'animo a comportamenti efficaci per la nostra vita.

E voi, quale vita volete davvero?

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